[FM19] Qui s'impone... - Capitolo 1: Palermo Centrale




Campagne toscane, aprile 2018

La decisione di spostarsi su, caro diario, non sta pagando nemmeno per un cazzo. In Africa non mi voleva nessuno, venivo rimbalzato dalle millemila società siciliane nemmeno fossi un appestato. Eppure sono stato il migliore del mio corso, ho superato persino Beppe Mascara (oddio, scusa beppino, ma non è che ci volesse molto). Mi sono  stabilito in una stamberga che farebbe pena persino nel libro "Cuore", a pochi chilometri da Coverciano ma la differenza è tale che sembra di passare dal Burundi alla Baviera. "Vai lì e vedi che un posto lo troverai" mi diceva la testa, anzi forse era direttamente il mio Vate, Nedo, a suggerirlo... ed invece avevano ragione i miei amici, che sentenziavano che se non riuscivo a trova la squadra a Palermo, cercando tra lo schifo, come potevo riuscirci in continente?

Quasi ogni giorno vago per Coverciano in cerca di notizie, di panchine smarrite, di false illusioni e di fugaci emozioni..., non dai, questa troppo poetica, ma che è sta robaccia? Sembra quasi una canzone brutta di Sanremo. Ho comunque fatto amicizia con Renzo Ulivieri, visto che ormai sono quasi di casa. Per prima cosa voleva cacciarmi ("Coverciano non è un albergo!!!"), per seconda pure e forse pure per terza, ma pian piano ho preso confidenza col vecchio, in primis per leccargli il culo e trovare una panca tramite raccomandazione, ma poi alla fine mi sono affezionato a sto vecchio burbero che mi racconta di vecchie storie, vecchie partite, vecchie emozione, vecchia Romagna. Ogni sera ci vediamo in osteria (beh, con quello che mi passano da giù è già assai che riesca a pagare l'affitto) e comincia a sciorinare milioni di parole, sorseggiando del buon Sangiovese. Non riesco a trovare il mio idolo, Nedo, ma sento la sua presenza nei corridoi di del centro sportivo, le sue urla nei campi, quanto avrei voluto che fosse qui.

Coverciano, giugno 2018

Ascoltare per ore Ulivieri e praticamente occupare Coverciano è almeno servito a qualcosa: grazie ad una deroga mi è stato permesso l'accesso al corso per il patentino UEFA A, per allenare in C...è una raccomandazione, ma ero stato comunque il migliore del mio corso e avete ragione, è una raccomandazione. Ma di noi, chi vecchie glorie del dilettantismo, chi onesti mestieranti del professionismo e chi nessuna esperienza come il sottoscritto, non frega un cazzo nessuno, tutti gli occhi sono puntati sul doppio corso UEFA B/A riservato agli ex campioni, come Pirlo, Motta, Batistuuuuuta (riconoscete la citazione?). Non so se è giusto, ma mentre Pirlo esordiva in A io facevo panchina nella Stella d'Oriente a Palermo, e questo è quanto. I soldi stanno finendo e quando finirò il corso non so cosa farò.

Palermo, luglio 2018

La puzza di cadaveri umani che è la stazione centrale di Palermo non puoi mai scordarla, e quando sono sceso dal regionale, dopo un viaggio monstre di 14 ore, dicasi, QUATTORDICI ORE, mi ha investito in pieno dandomi il benvenuto. Sono stato il migliore del mio corso, ho un patentino che mi permette d'allenare tra i professionisti ma nessuno vuole puntare su di me. Ho avuto qualche contatto con la Lucchese ma si è risolto in un nulla di fatto, Ulivieri m'ha detto che spargerà la voce, ma non è giusto nemmeno fare favoritismi ad un povero cristo, quando sono migliaia i poveri cristi senza squadra, e dio sono pure troppo qualificato per fare l'allenatore nei dilettanti. Un chiamata col Siracusa si è risolta in un nulla di fatto. Un successo fallimentare, ecco cosa è stata la mia trasferta continentale. Credo proprio che ritornerò dallo psicologo. Mi sento giù.

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