Palermo, ottobre 2018
Lo psicologo mi ha detto di coltivare qualche altro hobby, di uscire, fare cose, vedere gente. Neanche per il cazzo. Non voglio vedere nessuno, non voglio uscire con nessuno, non voglio parlare con nessuno. Voglio soltanto allenare, allenare, allenare, allenare, ALLENARE.
Palermo, novembre 2018
Pare che qualcosa si muovi. Stamattina ho sentito Renzone, m'ha detto ci sono dei tizi disperati e senza soldi, che non potrò fare mercato e dovrò arrangiarmi, se casomai fossero così folli da accettarmi. Ho risposto che allenerei pure gratis, a m'ha detto di non dirlo che sti tizi potrebbero prendermi sul serio. Domani volo a Coverciano, se fallisco posso stare lì per anni chiuso negli scantinati e nutrirmi di resti di cibo. Sempre che sia una squadra di calcio, al telefono ho capito solo "Pozzi", ed escludendo la nota pornostar rimangono solo gli spurghi neri.
Seravezza, 29 novembre 2018
L'indirizzo che mi avevan dato corrispondeva ad una diroccata sede vicino Lucca, a Seravezza. Appena letta l'insegna con scritto su Seravezza Pozzi ho pensato sul serio ad un incarico nel setto degli spurghi pozzi neri, il lungo corridoio però dava di lato ad un centro sportivo, e li mi sono un po rincuorato. La scarna sala della presidenza aveva lo splendido profumo di calcio minore e pochi soldi. Il posto giusto per uno squattrinato come me. Renzone m'aveva accennato che eran gente disperata, ed infatti per puntare su uno spiantato la soglia della catastrofe era stata superata da tempo. Ci scrutavamo negli occhi con presidente e direttore sportivo,
mentre si sciorinavano date, numeri, soldi, giocatori. Dubbi tantissimi, più volte sembrava di poter saltare tutto. "Ulivieri ti raccomanda, sei stato uno dei migliori del tuo corso, costi poco... è un bel salto nel vuoto, non hai nessuna esperienza, ma tentare non nuoce nella vita... casomai l'esonero ci costerà poco." Il direttore sportivo era decisamente più convinto del mio presidente, e mi salutò con un semplice "Benvenuto e buona fortuna".
Firma, baci, abbracci, frasi di circostanza, domani la conferenza stampa.
Cosa diamine sto facendo.
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Finanze
Mentre sono qui al portatile, guardo la nostra classifica. Agghiacciante, anzi, "Agghiaggiande", come direbbe il grand'uomo.
La squadra viene da un filotto negativo di quelli seri, eppure non sembrano così scarsi, sia da video che ho visto sia dalle indicazioni del mio vice (che tra l'altro, appena mi ha visto era si contento ma pure misericordioso nel suo sguardo, alla tipo "ma vedi sto povero disgraziato") che mi ha rassicurato come sia una classifica inaspettata, Gente come Granaiola, Parenti e Rodriguez sono buoni per la categoria, senza considerare l'esperienza del nostro Fiale, vecchio guerriero dell'area di rigore.
Non mi sono ancora presentato ai, ma voglio farlo da persona preparato e che li conosce, mi sto studiando un modulo che credo sarà il sempreverde 442 all'italiana, contropiede a manetta, il sistema perfetto per una squadra che deve lottare e risalire, imporre il nostro gioco richiede tempo che non ho. Il calcio champagne e le situazioni tattiche insegnate a Coverciano non valgono nulla, senza il giusto approccio mentale alla categoria, la salvezza passa anche da questi particolari e dalla coesione della squadra. A gennaio proveremo ad intervenire casomai, ma dalla società filtrano notizie della serie "Sparagna e cumparisci", quindi dovremo arrangiarci.
Che Nedo me la mandi buona.